Un motore a reazione o motore a getto (o, con un anglicismo, jet engine) è un motore che trasforma l'energia chimica del combustibile in energia cinetica dei gas combusti detti quindi getto, per sfruttare il principio di azione e reazione esteso. La spinta di reazione, che attua il movimento, è proporzionale alla portata in massa dei gas che passano nel motore e alla differenza fra la loro velocità di scarico e la velocità di avanzamento dell'aereo.
Questa definizione comprende propulsori a turbogetto, a turboventola, a razzo, statoreattori, pulsoreattori e ad idrogetto. In generale, la maggior parte dei propulsori a getto sono motori a combustione interna[1], anche se esistono forme senza combustione. L'esempio più semplice di spinta di reazione è il rinculo che si nota durante lo sparo delle armi da fuoco: queste ricevono una spinta di reazione opposta alla direzione di uscita del proiettile, proporzionale alla massa ed alla velocità dei gas prodotti dalla cartuccia di lancio deflagrante.
Nell'uso comune, il termine 'propulsore a getto' fa riferimento ad un propulsore a combustione interna detto turbogas, composto tipicamente da un compressore dinamico (assiale o centrifugo) mosso da una turbina ("Ciclo Brayton"), dove l'energia residua dei gas combusti viene convertita in spinta attraverso un ugello di scarico. Questi tipi di motori sono impiegati negli aerei a getto per i viaggi a lunga distanza. I primi aerei di questo tipo impiegavano propulsori a turbogetto, che erano relativamente inefficienti per i voli subsonici. Gli aerei moderni impiegano generalmente propulsori a turboventola, che permettono di aumentare le velocità e, sulle lunghe distanze, una maggiore efficienza rispetto ad altre forme di trasporto.