Muschio bianco

Il muschio sintetico, conosciuto principalmente come muschio bianco, nell'industria della profumeria è una classe di aromatizzanti sintetici, creati dalle aziende per emulare il profumo del cervo muschiato o di altri muschi naturali. Il muschio sintetico ha un odore pulito, morbido e dolce, privo delle note connotate alla natura animalesca del muschio originale, a cui a volte sono attribuite note di mora, ambretta o ambra grigia. Questi composti sono molto usati in cosmetici, detergenti, profumi e cibi, e formano le note di base nelle formule di numerose fragranze in commercio.[1][2][3]

Le principali sostanze chimiche responsabili dell'odore del muschi naturali sono i chetoni macrociclici muscone e civetone, presenti rispettivamente nel mosco nello zibetto. Nel tentativo di replicarne l'odore sono stati sono stati sviluppati i muschi sintetici. Nel tempo sono state sintetizzate strutture chimiche di tipo differente, che vengono in genere suddivise in quattro gruppi principali: muschi nitroaromatici, muschi policiclici, muschi macrociclici, e muschi aliciclici.[4] I primi due gruppi hanno trovato ampio utilizzo nell'industria, dalla cosmetica ai detergenti. Tuttavia, la rilevazione di composti dei primi due gruppi in campioni umani e ambientali,[5][6][7][8] nonché le loro proprietà cancerogene, ha avviato un dibattito pubblico sull'utilizzo di questi composti, e ha portato a un divieto o una riduzione del loro uso in molte regioni del mondo.[9] La ricerca ha indicato che questi composti non si disperdono nell'ambiente, possono accumularsi nel corpo umano, e possono abbattere le difese immunitarie contro le altre esposizioni chimiche tossiche. I composti di muschio macrociclici e aliciclici, ritenuti più sicuri, dovrebbero in futuro sostituire i primi due gruppi.[4]

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Som04
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Row05
  3. ^ David e Doro 2023
  4. ^ a b Armanino et al. 2020
  5. ^ Regueiro et al. 2007
  6. ^ Reiner et al. 2007
  7. ^ Rubinfeld e Luthy 2008
  8. ^ Regueiro et al. 2009
  9. ^ Rádis-Baptista 2023