Naginata (IT) Nanghinata, nanguinata なぎなた, 薙刀 | |
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Tipo | Arma inastata |
Origine | Giappone |
Impiego | |
Utilizzatori | Samurai Sōhei Buke Ninja |
Produzione | |
Varianti | Kozori Hirumaki Bisen tō |
Descrizione | |
Lunghezza | 210-300 cm |
lama | 60-90 cm |
Tipo di lama | monofilare, con curvatura accennata |
Tipo di punta | acuminata, dalla curvatura molto accentuata |
Secrets of the Samurai: The Martial Arts of Feudal Japan | |
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La naginata (薙刀? o anche なぎなた; termine adattato in italiano come nanghinata o nanguinata[1]) è un'arma inastata giapponese costituita da una lunga lama ricurva monofilare, più larga verso l'estremità, inastata grazie ad un lungo codolo su un'impugnatura di lunghezza variabile ma in genere più breve rispetto a quella della lancia in uso ai guerrieri (bushi) giapponesi, la yari. L'arma, per forma ed utilizzo, ricorda i falcioni del medioevo europeo.
Apparsa nei campi di battaglia del Periodo Kamakura (1185-1333), durante l'Era Tokugawa la naginata divenne un'arma desueta in battaglia, ma continuò ad essere usata per il combattimento individuale e per la difesa degli edifici o delle dimore private. Probabilmente per questo il suo uso si diffuse specialmente tra le donne della classe militare, le buke, vere amministratrici della casa. L'arte marziale (detta naginata-do o naginatajutsu) che ne trasmette l'uso faceva comunque parte del bagaglio tecnico classico del guerriero (bujutsu) e nel budō moderno esistono alcuni stili indipendenti che ne tramandano una forma stilizzata analoga alla scherma kendō: trattasi dell'Atarashii Naginata.
Un modello di arma simile alla naginata ma con una lama pressoché dritta e spesso più lunga è detto nagamaki (letteralmente «[lama con] inastamento lungo»).