Nel gioco del baseball, il termine no-hitter ("nessuna valida") designa una partita di almeno 9 inning in cui una delle due squadre non riesce a realizzare nemmeno una battuta valida, una battuta, cioè, in territorio valido che consenta al corridore di raggiungere la prima base prima della palla, e quindi dell'eliminazione. Seppur attribuibile a più giocatori che si alternano sul monte di lancio, il termine no-hitter designa più specificamente la prestazione di un solo lanciatore, ed è uno dei momenti attraverso i quali si raggiunge il perfect game.
Nonostante sia molto difficile da realizzare, un no-hitter non è garanzia per il lanciatore di ottenere una vittoria, in quanto i battitori avversari potrebbero raggiungere la prima base attraverso errori dello stesso lanciatore o della difesa, o ancora su base ball, grazie cioè a quattro lanci che terminano fuori della zona di strike. Il 23 aprile 1964, Ken Johnson perse una partita chiusa con un no-hitter per 1 a 0, in quanto Pete Rose raggiunse la prima base su un errore difensivo e segnò grazie a un secondo errore.