Le ooliti sono sferette calcaree di natura sedimentaria, aventi diametro inferiore a 2 mm.[1] Si tratta di corpuscoli sferoidali o sub-sferici (spesso a sezione ovale o ellissoidale) composti da veli concentrici di carbonato di calcio (CaCO3) deposti intorno ad un nucleo, costituito da un corpuscolo detritico di natura terrigena o carbonatica, spesso biogenica (un frammento di fossile o un microfossile). Le lamine concentriche sono composte in origine da aragonite (forma metastabile del carbonato di calcio) deposta per precipitazione dalle acque marine. La caratteristica principale di questi corpi, ben visibile in sezione, è la struttura concentrica cui si può sovrapporre una struttura raggiata di origine diagenetica, in seguito alla trasformazione dell'aragonite in calcite (fase stabile).
Per corpi simili alle ooliti nei quali la struttura interna non è tipica oppure risulta parzialmente o totalmente obliterata da fattori diagenetici o biologici[2], si preferisce utilizzare il termine "ooidi". Talora, se la particella che costituisce il nucleo è allungata, le “fibre” cristalline della struttura si irradiano a partire da una linea o asse centrale piuttosto che da un punto: in questo caso si usa il termine “assiolite”.