Con operazione N l'Impero giapponese designò l'occupazione della Nuova Guinea occidentale, ultima fase della vittoriosa conquista delle Indie orientali olandesi iniziata nel gennaio 1942. Fu organizzata durante il mese di marzo, subito dopo la caduta di Giava, e coinvolse un variegato gruppo navale, per lo più unità leggere, guidato dalla nave portaidrovolanti Chitose e comandato dal contrammiraglio Ruitarō Fujita. Gli sbarchi, compiuti esclusivamente dalla fanteria delle forze speciali da presidio, avvennero tra la fine di marzo e la seconda metà di aprile a cominciare dall'isola di Ceram in senso orario, incontrando molto limitate resistenze da parte degli sparuti e sparpagliati reparti del Koninklijk Nederlandsch-Indisch Leger (KNIL). Soltanto nella zona di Manokwari i giapponesi dovettero gestire la guerriglia condotta dal capitano J.B.H. Willemsz Geeroms.
L'operazione si concluse con il pieno successo nipponico il 21 aprile 1942 e completò la catena di punti d'appoggio e basi per il perimetro difensivo meridionale della Sfera di co-prosperità della Grande Asia orientale, saldando le forze imperiali nel Sud-est asiatico con la piazzaforte di Rabaul, fulcro delle operazioni nipponiche nel teatro di guerra del Pacifico sud-occidentale.