Ortona comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | Chieti |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianluca Braga (commissario prefettizio) dal 12-4-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 42°21′20.37″N 14°24′12.94″E |
Altitudine | 72 m s.l.m. |
Superficie | 70,88 km² |
Abitanti | 22 067[2] (30-4-2024) |
Densità | 311,33 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Crecchio, Francavilla al Mare, Frisa, Miglianico, San Vito Chietino, Tollo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 66026 |
Prefisso | 085 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 069058 |
Cod. catastale | G141 |
Targa | CH |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona C, 1 298 GG[4] |
Nome abitanti | ortonesi |
Patrono | san Tommaso apostolo |
Giorno festivo | prima domenica di maggio |
PIL | (nominale) 397,6 mln € (2021)[1] |
PIL procapite | (nominale) 17 882,6 € (2021)[1] |
Motto | (LA) Ortona Civitas Vetustissima "Ortona città antichissima" |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ortona all'interno della provincia di Chieti | |
Sito istituzionale | |
Ortona (fino al 1938 conosciuta anche come Ortona a Mare[5], Urtónë in abruzzese) è un comune italiano di 22 067 abitanti[2] della provincia di Chieti in Abruzzo.
La storia antichissima della città risale al popolo dei Frentani, che usava lo scalo commerciale come principale fonte economica del territorio.
Città romana dagli inizi del III secolo a.C. fino al V secolo, fu occupata, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, prima dai Goti, poi dai Bizantini, dai Longobardi e infine dai Normanni che la incendiarono (XI secolo). Risorta in epoca sveva tornò a fiorire economicamente.
A partire dal 6 settembre 1258, la città ospitò in maniera permanente nella Cattedrale le reliquie di San Tommaso Apostolo, diventando un punto di riferimento nel campo religioso. Dopo battaglie varie con la città rivale di Lanciano, Ortona passò in mano a Jacopo Caldora che ricostruì la cinta muraria. Fu città cara a Margherita d'Austria, che vi fece costruire il Palazzo Farnese (seconda metà del XVI secolo).
Durante l'Ottocento fu rappresentata culturalmente da Francesco Paolo Tosti e Gabriele D'Annunzio. Durante la Seconda guerra mondiale Ortona diventò capo marittimo della linea Gustav, con estremo opposto a Cassino, e tra il 21-28 dicembre del 1943, con la "battaglia di Ortona" visse uno dei periodi più tristi e tragici della sua storia, con la distruzione di gran parte del centro cittadino dovuta alla guerriglia urbana tra tedeschi e canadesi.
Oggi la città è fortemente sviluppata e ricostruita: scalo marittimo principale della regione Abruzzo con il suo porto, per la presenza di varie riserve naturali marittime nonché per varie volte fregiata della Bandiera Blu.