Ostrya carpinifolia

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Carpino nero
Carpino con infruttescenze
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineFagales
FamigliaBetulaceae
GenereOstrya
SpecieO. carpinifolia
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineFagales
FamigliaBetulaceae
SottofamigliaCoryloideae
GenereOstrya
SpecieO. carpinifolia
Nomenclatura binomiale
Ostrya carpinifolia
Scop.
Areale

Il carpino nero[1], carpinella[2][3][4], ostria[5] o, meno frequentemente, carpinello[6] (Ostrya carpinifolia Scop.) è un albero della famiglia delle Betulacee.[7]

Il carpino nero ha tronco dritto e chioma raccolta e un po' allungata; le sue foglie sono a forma ovale, allungate e con il bordo seghettato; la nervatura principale è molto evidente e infatti si dicono penninervie. I frutti sono acheni a grappolo di colore bianco/verde.

  1. ^ Gian Lupo Osti, La macchia mediterranea, Milano, Mursia, 1986, p. 107, SBN IT\ICCU\CFI\0015853.
  2. ^ Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971.
  3. ^ Nicola Zingarelli, Il nuovo Zingarelli. Vocabolario della lingua italiana, a cura di Miro Dogliotti e Luigi Rosiello, 11ª ed., Zanichelli, 1983, p. 309.
  4. ^ Salvatore Battaglia (a cura di), Grande dizionario della lingua italiana (JPG), vol. 2, Torino, UTET, 1995, pp. 794-795, ISBN 88-02-01600-3. URL consultato il 18 marzo 2022.
  5. ^ Ruggero Tomaselli, La vegetazione forestale d'Italia, Roma, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1973, p. 29, SBN IT\ICCU\GEA\0024965.
  6. ^ Oleg Polunin, Guida agli alberi e arbusti d'Europa, traduzione di Piero Brunelli, illustrazioni di Barbara Everard, Bologna, Zanichelli, 1977, p. 48, SBN IT\ICCU\IEI\0069608. 1ª ed. originale: (EN) Trees and Bushes of Europe, London, Oxford University Press, 1976.
  7. ^ (EN) Ostrya carpinifolia Scop., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 gennaio 2021.