Outlaw country | |
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Origini stilistiche | honky tonk, rock and roll |
Origini culturali | Sud degli Stati Uniti |
L'espressione outlaw country ("country fuorilegge") si riferisce a una corrente della musica country sviluppatasi negli Stati Uniti fra gli anni sessanta e settanta e in parte proseguita nei decenni successivi. Denominazioni alternative sono outlaw movement (il "movimento fuorilegge") o outlaw music ("musica fuorilegge").
L'outlaw country fu l'espressione nel genere country dell'emergere delle controculture giovanili degli anni '60 come il movimento hippie, e può essere paragonata alle nuove tendenze rappresentate nel rock, per esempio, dai Rolling Stones. I musicisti "fuorilegge" si opponevano essenzialmente ai canoni estetici e culturali del country mainstream di Nashville (rappresentato per esempio da Porter Wagoner e Dolly Parton), che giudicavano troppo edulcorato, commerciale e conservatore; portavano i capelli lunghi, si vestivano come hippie, scrivevano versi su temi "proibiti" come droga e sesso, e si rifacevano stilisticamente da una parte ai padri della tradizione honky tonk come Jimmie Rodgers e dall'altra al rock and roll.
Gli artisti più rappresentativi dell'idea di outlaw country sono considerati essere Waylon Jennings e Willie Nelson; altri nomi celebri sono Johnny Cash, Merle Haggard, David Allan Coe, Kris Kristofferson, Hank Williams Jr., Steve Earle, Steve Young, Billy Joe Shaver, e Johnny Paycheck. Fra le donne più note del genere ci sono Jessi Colter e Sammi Smith.
Molti degli artisti che hanno proseguito la tradizione dell'outlaw country dopo gli anni '70 sono originari del Texas; per questo motivo, le più recenti evoluzioni del genere prendono il nome di Texas country.