L'overburning è una tecnica informatica utilizzata per superare il limite massimo di memorizzazione di un supporto ottico masterizzabile (posto a 74 minuti o a 80 minuti) per riuscire a scrivere 2/3 minuti in più sul supporto ottico[1] (portando così la capacità del singolo CD vergine a circa 77 minuti, o nel caso dei CD da 80 minuti a circa 83 minuti).
L'overburn avviene dando istruzioni al software di masterizzazione affinché ignori quello che viene considerato per lui il limite fisico del CD, e quindi continuare a scrivere senza interrompersi neppure all'esaurirsi dello spazio materiale sul supporto[2].
In questo modo viene sfruttata anche tutta la parte esterna del CD, dove invece dovrebbe esserci un margine di sicurezza non inciso (la classica banda laterale più chiara visibile a occhio nudo).
Il rischio è comunque quello di andare troppo oltre e ottenere un CD difettoso, anche se in alcuni casi il supporto ottico rimane leggibile.
Se si fa la proporzione 80/83 = 700/x si suppone che un CD da 700 MB possa essere spinto fino a 726.25 MB.
Esistono in commercio dei CD da 90 minuti con una capienza di circa 800 MB, questi CD vengono letti dai masterizzatori comuni come normali CD da 80 minuti[3], ciononostante con la tecnica dell'overburning possono essere riempiti fino a un massimo di 94 minuti circa.