I Paesi in via di sviluppo sono quei Paesi le cui economie sono in pieno sviluppo economico a partire da uno stato di sottosviluppo o un'economia di transizione. Sebbene non abbiano ancora raggiunto lo status di Paesi sviluppati sono avanzati più di altri, che sono considerati Paesi meno sviluppati.
I Paesi in via di sviluppo sono, secondo alcuni autori come Walter Whitman Rostow, Paesi in transizione da molteplici stili di vita tradizionali allo stile di vita moderno dalla rivoluzione industriale in Inghilterra nel XVIII e XIX secolo.
Un paese sottosviluppato potrebbe essere considerato in via di sviluppo od addirittura emergente:
Il cambiamento sociale è comune in questi Paesi, dove le popolazioni rurali migrano verso le città.[1] Sono paesi che hanno uno standard di vita relativamente alto, una base industriale in via di sviluppo e un indice di sviluppo umano che può essere medio o alto.[2]
Nella maggior parte dei Paesi emergenti esiste un livello di povertà ed alti tassi di formazione del capitale. Lo sviluppo richiede infrastrutture moderne (sia fisiche che istituzionali) e l'allontanamento da settori a basso valore aggiunto come l'agricoltura e l'estrazione di risorse naturali. In confronto, i Paesi sviluppati di solito hanno sistemi economici basati su una crescita economica continua e autonoma nei settori terziario e terziario avanzato, oltre ad avere standard di vita elevati.