Palmira

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Palmira
Tadmor
Antiche rovine della città di Palmira (2010)
CiviltàAssiri, Punici, greca, romana, bizantina, araba
UtilizzoCittà carovaniera
Stilegreco-romano
EpocaIVII secolo (Rovine)
Localizzazione
StatoSiria (bandiera) Siria
Altitudine205 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie809 374,52 
Scavi
Data scoperta1696[1]-1751[2]
Date scavi1929
ArcheologoHenri Arnold Seyrig
Amministrazione
PatrimonioImpero romano, Regno di Palmira
ResponsabileKhaled al-Asaad (assassinato)[3]
VisitabileAttualmente no (zona di guerra)
Mappa di localizzazione
Map
 Bene protetto dall'UNESCO
Sito archeologico di Palmyra
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (ii) (iv)
Pericolosegnalato a rischio dal 2013[4]
Riconosciuto dal1980
Scheda UNESCO(EN) Site of Palmyra
(FR) Site de Palmyre

Palmira (in palmireno , Tadmor, "palma"; greco Παλμύρα, Palmyra, come in latino; in aramaico, Tadmor, in arabo تدمر?, Tadmur), chiamata anche la Sposa del Deserto, fu in tempi antichi una delle più importanti città della Siria, e per un certo periodo capitale dell'importante Regno di Palmira, un impero di breve durata governato dalla regina Zenobia in contrasto con l'impero romano nel III secolo d.C. La piccola cittadina moderna nei pressi delle rovine porta lo stesso nome e si trova nel Governatorato di Homs.

Il sito archeologico ha subito gravissimi danni durante la guerra civile siriana, a opera di sistematiche distruzioni del gruppo terrorista dello Stato Islamico nel 2013, ma è stata riconquistata dalla Siria nel 2016.

  1. ^ Data di una pubblicazione di Abednego Seller.
  2. ^ Data della spedizione di Robert Wood e James Dawkins, i quali ne studiarono l'architettura.
  3. ^ Siria, a Palmira l'Is decapita il capo del sito archeologico: il corpo appeso a una colonna, in la Repubblica, 19 agosto 2015. URL consultato il 21 gennaio 2017.
  4. ^ Emergency Red List of Syrian Antiquities at Risk is launched in New York, su whc.unesco.org, UNESCO - Word Heritage Convention, 30 settembre 2013.