Paolo Borsellino

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«Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.»

Paolo Borsellino nel 1992

Paolo Emanuele Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940Palermo, 19 luglio 1992) è stato un magistrato italiano, vittima di Cosa nostra nella strage di via D'Amelio assieme ai cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio),[2] Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Assieme ai colleghi e amici Rocco Chinnici, Antonino Caponnetto e Giovanni Falcone, Borsellino è considerato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale.

  1. ^ Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, La mafia fa schifo, Mondadori, 2011, ISBN 88-520-2117-5
    Visualizzazione limitata su Google Libri: La mafia fa schifo, su books.google.it, Edizioni Mondadori. URL consultato il 15 febbraio 2019 (archiviato il 15 febbraio 2019).
  2. ^ Pier Giorgio Pinna, Storia di Emanuela morta in divisa a ventiquattro anni, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 21 luglio 1992. URL consultato il 5 febbraio 2019 (archiviato il 12 giugno 2018).