Parma comune | |
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Panorama sul centro storico dal campanile del duomo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Guerra (indipendente di centro-sinistra) dal 1-7-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 44°48′05.3″N 10°19′40.8″E |
Altitudine | 57 m s.l.m. |
Superficie | 260,6 km² |
Abitanti | 198 953[3] (31-8-2024) |
Densità | 763,44 ab./km² |
Frazioni | (Vedi sezione) |
Comuni confinanti | Collecchio, Felino, Fontanellato, Fontevivo, Gattatico (RE), Langhirano, Lesignano de' Bagni, Montechiarugolo, Noceto, Sala Baganza, Sissa Trecasali, Sorbolo Mezzani, Torrile, Traversetolo, Sant'Ilario d'Enza (RE) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43121–43126 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 034027 |
Cod. catastale | G337 |
Targa | PR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 502 GG[5] |
Nome abitanti | parmigiani[1] |
Patrono | sant'Ilario di Poitiers[2] |
Giorno festivo | 13 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Parma nell'omonima provincia | |
Sito istituzionale | |
Parma (AFI: /ˈparma/,[6] ; Pärma in dialetto parmigiano[7]) è un comune italiano di 198 953 abitanti,[3] capoluogo dell'omonima provincia e seconda città dell'Emilia-Romagna per popolazione dopo il capoluogo regionale Bologna.[8]
Antica capitale del ducato di Parma e Piacenza (1545-1859), la città di Parma è sede universitaria dall'XI secolo.[9] È inoltre sede dal 2004 dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA); dal 1956 del Magistrato per il Po, oggi Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); dal 1990 dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (AdbPo); e dal 1994 di un Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri, con competenza sull'Italia settentrionale. Vi ha inoltre sede Crédit Agricole Italia, nata dall'acquisizione di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza.
Tutti gli anni nel mese di ottobre si tiene il Festival Verdi. Nel dicembre 2015 Parma ha ricevuto il riconoscimento di "Città Creativa UNESCO per la Gastronomia".[10]
La città è stata nominata il 16 febbraio 2018 capitale italiana della cultura per l'anno 2020;[11] il 12 marzo 2020 la pandemia di COVID-19 ha costretto l'organizzazione alla sospensione ufficiale della rassegna fino a data da destinarsi[12] e alla cancellazione o al rinvio di gran parte degli eventi previsti; in seguito, col decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri il 13 maggio seguente, il titolo è stato conferito anche per il 2021.[13]