Un partito comunista è un partito politico che ha come scopo il superamento dell'attuale società capitalista e la costruzione di una società socialista.
Le vicende legate al termine "comunismo" riflettono il pensiero di diversi filosofi e la pratica di alcuni movimenti (a partire dal principio della comunione dei beni in età antica fino a L'Utopia di Tommaso Moro, 1516, e La città del sole di Campanella, 1602), precoci anticipatori, così come di altri collettivamente definiti socialisti come Pierre-Joseph Proudhon. Per tutto il XIX secolo le parole socialismo e comunismo sarebbero state interscambiabili.
La distinzione, peraltro anche terminologicamente autodefinita dal massimo esponente di una delle due "correnti", Karl Marx, e quindi valida dal Manifesto comunista del 1848, tra un socialismo utopico soprattutto francese (Henri de Saint-Simon, Charles Fourier) e inglese (Robert Owen) e il socialismo scientifico di Karl Marx e Friedrich Engels, in realtà poi scindibili, secondo analisi non marxiste del comunismo, in molti più movimenti e interpretazioni, spesso piuttosto contrapposti nella pratica politica, non è universalmente riconosciuta dall'analisi non marxista. I movimenti libertari come il socialismo libertario, l'anarco-comunismo e simili idee e moti di matrice anarchica sono esempi di modalità per perseguire il comunismo prescindendo o superando l'analisi marxista, che dalla seconda metà del XIX secolo si vennero a formare in molte parti del mondo, in genere a partire dall'Europa.