Perin del Vaga

Ritratto di Perin del Vaga da Carlo Lasinio (c. 1789, National Gallery of Art)
Ritratto di Perin del Vaga da Nicolas de Larmessin (1682, "Académie des Sciences et des Arts" di Isaac Bullart)
Caduta dei Giganti (1531-1533, Villa del Principe, Genova)
Dettaglio della Caduta dei Giganti (1531-1533, Villa del Principe, Genova)

Piero di Giovanni Bonaccorsi, detto Perino o Perin del Vaga (Firenze, 23 giugno 1501Roma, 19 ottobre 1547), è stato un pittore italiano allievo a Firenze di Ridolfo del Ghirlandaio, e a Roma collaboratore di Raffaello.

Per Giuliano Briganti, Perino si differenzia «...dai colleghi della cerchia raffaellesca per una fantasia più accesa, per un fare più estroso e bizzarro, per quel suo stile corsivo, deformato entro moduli di un'esasperata eleganza che ben presto si allontana dal raffaellismo più statico e classicheggiante».

Loggia degli Eroi , affresco, (1531-1533, Villa del Principe, Genova)
Storie dei re di Roma e trionfi militari (1530-33, Villa del Principe, Genova)

Perino del Vaga, come Giulio Romano, non si preoccupa di mantenere l'armonia e l'equilibrio lasciato in eredità da Raffaello ma, ormai superato definitivamente il naturalismo quattrocentesco, cerca di svolgere al meglio il suo nuovo ruolo di pittore di corte: alleggerisce le forme che rende più brillanti per poter caricare di contenuti intellettualistici la decorazione e accentuarvi la funzione simbolica; così, nelle decorazioni genovesi, Andrea Doria non può essere solo un ammiraglio, ma deve diventare Nettuno e allora Carlo V deve essere almeno Giove, mentre nelle decorazioni di Castel Sant'Angelo Perino frammenta la narrazione affollando le figure in pareti prive di sfondi prospettici e paesaggistici, come a soffocare l'osservatore sotto la sovrabbondanza dei suoi simboli.