Periodo orientalizzante

Loutrophoros del Pittore di Analato. L'artista greco introduce nella produzione vascolare attica i motivi orientalizzanti provenienti da Corinto. Circa 690 a.C., conservato al Museo del Louvre, Parigi
Nuovi motivi su un'anfora greco-orientale: la palmetta e la voluta, Antikensammlung, Berlino
Olpe corinzia orientalizzante, c. 620 a.C., Antikensammlungen, Monaco di Baviera
Pyxis etrusca d'avorio e coperchio con impugnatura a forma di sfinge, 650–625 a.C., Walters Art Museum, Baltimora
Triade delfica, Museo archeologico di Candia

Il periodo orientalizzante, anche conosciuto come arte orientalizzante, è un periodo storico-culturale e artistico iniziato nella seconda parte dell'VIII secolo a.C., e che segue il periodo geometrico, quando vi fu una forte influenza dell'arte più avanzata del Mediterraneo orientale e del Vicino Oriente antico nella fase arcaica dell'arte nell'antica Grecia, nelle isole greche dell'Egeo, nell'isola di Creta, nelle colonie greche dell'Italia meridionale (Magna Grecia), nelle polis greche della Sicilia, in Sardegna,[1] e in alcune aree dell'Italia centro-settentrionale, tra le quali l'area picena,[2] il Latium vetus,[3][4] l'Agro Falisco, l'Etruria, e l'area atestina.[5][6] Una influenza orientalizzante è riscontrabile in tutte le civiltà italiche, mentre al di fuori del mondo greco e dell'Italia si hanno testimonianze di un periodo orientalizzante anche nella penisola iberica, in particolare nella città-stato di Tartesso.[7] Le fonti principali dell'orientalizzante furono la Siria e l'Assiria, e, in misura minore, la Fenicia e l'Egitto.

  1. ^ Paolo Bernardini, L'Orientalizzante in Sardegna: modelli, cifrari, ideologie, in Javier Jiménez Avila, Sebastián Celestino Pérez (a cura di), El periodo orientalizante: Actas del III Simposio Internacional de Arqueología de Mérida, Protohistoria del Mediterráneo Occidental, Vol. 1, 2005, pg. 75-96, ISBN 84-00-08346-6
  2. ^ Elena Di Filippo Balestrazzi, L'orientalizzante adriatico, L'Erma di Bretschneider, Roma 2004.
  3. ^ Francesca Fulminante, Le sepolture principesche nel Latium vetus. Tra la fine della prima età del ferro e l'inizio dell'età orientalizzante, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2003, ISBN 978-88-8265-253-1
  4. ^ Massimo Botto, Considerazioni sul periodo orientalizzante nella penisola Italica: la documentazione del Latium Vetus, in Javier Jiménez Avila, Sebastián Celestino Pérez (a cura di), El periodo orientalizante: Actas del III Simposio Internacional de Arqueología de Mérida, Protohistoria del Mediterráneo Occidental, Vol. 1, 2005, pg. 47-74, ISBN 84-00-08346-6
  5. ^ Giulia Fogolari, La componente orientalizzante nell'arte delle situle, pp. 10-11, in A.a.V.v. Arte delle situle dal Po al Danubio, mostra di Padova, Sansoni 1961.
  6. ^ P. Bocci, Orientalizzante, padana, civiltà atestina, in «Enciclopedia dell'Arte Antica», V volume, Treccani, Roma 1963, pp. 758-759
  7. ^ Diana Neri, Bologna nell'epoca orientalizzante p. 16 in (a cura di) Luana Kruta Poppi, Diana Neri, Donne dell'Etruria padana dall'VIII al VII secolo a.C.., All’Insegna del Giglio, Firenze 2015, ISBN 9788878146266