Il pessimismo è in senso generico un atteggiamentosentimentale che tende a sottolineare gli aspetti negativi di un'esperienza della realtà caratterizzata dall'infelicità e dal dolore.[1] Questa visione, dal punto di vista etico, si traduce in un giudizio di prevalenza del male sul bene.[2]
^Guido Calogero, Enciclopedia Treccani, 1936 alla voce corrispondente
^Al pessimismo si contrappone l'ottimismo, la tendenza opposta. Il tipico esempio di questa contrapposizione è la questione del bicchiere riempito a metà: mezzo pieno, come appare all'ottimista, o mezzo vuoto, come giudica il pessimista. La semplice analisi razionale della realtà dimostra che il bicchiere è sia mezzo pieno che mezzo vuoto, cioè che entrambe le descrizioni corrispondono all'unica realtà e che quindi il pessimismo, come l'ottimismo, nella loro opposizione, non sono riconducibili a una concezione razionale ma a un sentimento che si esprime, con varianti linguistiche, nel medesimo fatto empirico rappresentato dal bicchiere riempito a metà da un liquido. (Roberto Gasparetti, Comunicazione consuasiva. Tecniche di persuasione consapevole, FrancoAngeli, 2015)