In architettura, un piano di un edificio è ciascuna delle parti sovrapposte compresa tra il pavimento e il soffitto[1]. Negli edifici in costruzione, s'inizia a far riferimento ai piani contando i solai e/o le travi che li sostengono.
Col termine piano s'intendono generalmente i livelli di un edificio abitabili o atti alla permanenza di persone (per gli utilizzi commerciali, direzionali, alberghieri, ecc.). Sono dunque esclusi dal conteggio dei piani alcuni livelli accessori, quali il solaio (inteso come il sottotetto non abitabile adibito a deposito o non accessibile), il lastrico solare o il soppalco (generalmente una struttura accessoria interna alle singole unità di un edificio).
Secondo le leggi italiane un piano abitabile dovrebbe misurare (salvo eccezioni, comprendenti anche normative regionali) 270 centimetri di altezza minima interna. Per i piani abitabili localizzati sotto un tetto a falda (dunque con soffitto inclinato), l'altezza minima di 270 cm può essere ottenuta dalla media tra il punto più alto del soffitto e quello più basso; quest'ultimo, quindi, può essere anche inferiore ai 270 cm. Alcuni piani senza la permanenza di persone, quali i piani interrati adibiti ad autorimessa o scantinato possono avere altezze inferiori, tendenzialmente 240 cm.