Pier Paolo Pasolini

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Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922Ostia, 2 novembre 1975[1][2]) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano, considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.[3][4][5][6] Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.[7]

Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della società dei consumi allora nascente in Italia (in tal senso definì i membri della borghesia italiana "bruti stupidi automi adoratori di feticci"), così come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti (definì questi ultimi "figli di papà" e il Sessantotto un evidente episodio di "sacro teppismo di eletta tradizione risorgimentale"). Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.[8]

  1. ^ (EN) Ed Vulliamy, Who really killed Pier Paolo Pasolini?, su The Guardian, 24 agosto 2014. URL consultato il 12 maggio 2017 (archiviato il 5 settembre 2014).
  2. ^ PASOLINI, Pier Paolo - Treccani, su Treccani. URL consultato il 15 febbraio 2024.
  3. ^ Il Dissenso di un Intellettuale: Pier Paolo Pasolini, a Cento anni dalla Nascita, su News-Art. URL consultato il 1º aprile 2024 (archiviato il 28 novembre 2022).
  4. ^ Matilde Quarti, La vita e i libri di Pier Paolo Pasolini, intellettuale corsaro, su ilLibraio.it, 18 novembre 2017. URL consultato il 1º aprile 2024 (archiviato il 13 febbraio 2024).
  5. ^ Pier Paolo Pasolini, l'uomo, l'artista, l'intellettuale: un volume in digitale dell'Espresso, su la Repubblica, 15 novembre 2021. URL consultato il 1º aprile 2024 (archiviato il 16 dicembre 2021).
  6. ^ Pasolini 100 anni intellettuale sempre più profetico, su ANSA.it, 27 febbraio 2022. URL consultato il 1º aprile 2024 (archiviato il 3 dicembre 2022).
  7. ^ Gian Piero Brunetta, in Cent'anni cinema italiano, Laterza, Bari 1991 - p. 494.
  8. ^ Renzo Paris, 'Amado mio/Atti impuri' Dal cassetto di Pasolini (da "il manifesto" del 29/9/82), su pasolini.net. URL consultato il 1º aprile 2024 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2015).