Pierre de Coubertin

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Charles Pierre de Frédy, barone di Coubertin

Presidente del Comitato Olimpico Internazionale
Durata mandato18961925
PredecessoreDīmītrios Vikelas
SuccessoreHenri de Baillet-Latour

Dati generali
FirmaFirma di Charles Pierre de Frédy, barone di Coubertin

Charles Pierre de Frédy, barone di Coubertin, noto come Pierre de Coubertin (Parigi, 1º gennaio 1863Ginevra, 2 settembre 1937), è stato un dirigente sportivo, pedagogo e storico francese, conosciuto per essere stato il fondatore dei Giochi olimpici moderni.

Nato in una famiglia aristocratica, in seguito ad alcuni viaggi in Inghilterra ebbe modo di conoscere i principi educativi di Thomas Arnold, che influenzarono notevolmente il suo pensiero, e iniziò quindi a proporre lo sport e l'esercizio fisico come elementi pedagogici negli istituti scolastici. Dopo aver contribuito alla creazione di alcune associazioni come l'Union des sociétés françaises de sports athlétiques, si impegnò nel progetto di rinascita degli antichi Giochi di Olimpia.

Le sue idee si concretizzarono con la fondazione delle Olimpiadi moderne nel corso del Congresso Olimpico del 1894, in cui fu affidata ad Atene l'organizzazione dei Giochi della I Olimpiade del 1896 e venne formato il Comitato Olimpico Internazionale. Durante la presidenza di quest'organizzazione, terminata nel 1925, de Coubertin istituì alcuni simboli che sarebbero diventati fondamentali nel contesto sportivo, tra cui il motto olimpico "Citius, Altius, Fortius", la bandiera a cinque cerchi e il giuramento; fu inoltre promotore della nascita dei Giochi olimpici invernali, con la prima edizione che si tenne a Chamonix nel 1924. In ambito educativo, il barone parigino costituì l'Éclaireurs Français, la prima organizzazione scout francese.

De Coubertin ebbe una prolifica carriera letteraria, spaziando da trattati sportivi a opere educative, da testi storico-politici ad autobiografie; tra i 34 libri pubblicati figurano L'Evolution Française sous la Troisième République (1896), Histoire universelle (1920), Leçons de Pédagogie sportive (1921) e Mémoires olympiques (1932). Conquistò anche una medaglia d'oro per la letteratura alle Olimpiadi del 1912 con la poesia Ode allo Sport. Nel 1936 il CIO lo propose per il premio Nobel per la pace, «per i suoi sforzi nella riduzione delle tensioni mondiali attraverso la rinascita e l'organizzazione dei Giochi olimpici internazionali».[1] Dopo la sua morte gli furono dedicati vari monumenti e onorificenze sportive, tra cui la medaglia Pierre de Coubertin.

  1. ^ (EN) Nomination archive, su Nobelprize.org. URL consultato il 16 agosto 2021.