Plancton

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Varie forme in cui si presenta il plancton.
Diatomee marine osservate al microscopio.

Il plancton (dal greco antico πλαγκτόν?, planktón, ossia vagabondo) è la categoria ecologica che comprende il complesso di organismi acquatici galleggianti che, non essendo in grado di dirigere attivamente il loro movimento (almeno in senso orizzontale), vengono trasportati passivamente dalle correnti e dal moto ondoso.

Per queste sue caratteristiche, il plancton si distingue dal necton, il complesso di organismi viventi nella colonna d'acqua e dotati di nuoto attivo, e dal benthos, costituito dagli organismi abitanti i fondali e con i quali mantengono uno stretto rapporto di carattere trofico.

Il plancton comprende sia organismi vegetali (fitoplancton) che animali (zooplancton) di varie dimensioni; microorganismi (unicellulari, protozoi etc.), larve, piccoli animali (come i crostacei che formano il krill), ma anche organismi di una certa mole come meduse e alghe pluricellulari (quali i sargassi).

La branca della biologia che si occupa dello studio di questi organismi, comprese le interrelazioni ed interdipendenze con l'ambiente fisico, chimico e biologico circostante, viene definita planctologia.

L'insieme degli esseri viventi formante il plancton è caratterizzato da un alto tasso di biodiversità specifica, per il quale è possibile analizzare e distinguere organismi di diversa forma e dimensione, dotati di vari adattamenti e differenti anche per ciclo biologico e per le modalità con cui si procurano energia.

Il termine plancton fu coniato dal biologo tedesco Victor Hensen.