Pola

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Pola
città
(HR) Pula
(IT) Pola
Pola – Stemma
Pola – Bandiera
Pola – Veduta
Pola – Veduta
Panorama di Pola
Localizzazione
StatoCroazia (bandiera) Croazia
Regione Istria
Amministrazione
SindacoFilip Zoričić (indipendente) dal 4-6-2021
Territorio
Coordinate44°52′13″N 13°50′44″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie53,8 km²
Abitanti52 220[1] (Censimento 2021)
Densità970,63 ab./km²
Comuni confinantiDignano, Fasana, Lisignano, Marzana, Medolino
Altre informazioni
Linguecroato e italiano
Cod. postale52100
Prefisso052
Fuso orarioUTC+1
TargaPU
Nome abitantipolesi, polesani
PatronoAssunzione B.V.M. e san Tommaso
Giorno festivo5 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Pola
Pola
Pola – Mappa
Pola – Mappa
Localizzazione della città di Pola nella regione istriana
Sito istituzionale

Pola (AFI: /ˈpɔla/[2]; in croato Pula; in istroveneto Poła; in istrioto Puola; in sloveno Pulj; in tedesco Pola) è una città della Croazia di 52 220 abitanti (stando al censimento del 2021), la maggiore dell'Istria nonché suo capoluogo storico.

Centro abitato fondato nell'età del bronzo da popolazioni appartenenti alla cultura dei castellieri con il nome di Pola, divenne poi capitale e centro più importante degli Istri insieme a Nesazio (Nesactium). Conquistata dagli antichi Romani nel 177 a.C., fu rinominata Pietas Iulia, fermo restando che restò in uso anche il nome Pola. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la città entrò nell'orbita dell'Impero Romano d'Oriente per poi costituirsi in libero comune nel 1177. La città fu annessa alla Repubblica di Venezia nel 1148, rimanendo nei suoi domini marittimi per quasi cinque secoli, per poi essere annessa all'Impero austriaco. Rimase sotto il diretto controllo austriaco fino al 1918, quando fu annessa al Regno d'Italia, per poi passare nel 1947 alla Jugoslavia e infine, nel 1991, alla Croazia.

A causa di queste vicissitudini storiche la composizione etnica di Pola cambiò nei secoli, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, a cui seguì l'esodo della gran parte della popolazione italiana, che all'epoca costituiva la larga parte dei residenti a Pola. Oggi la maggioranza dei cittadini di Pola è croata (il 77,37% della popolazione totale, stando al censimento del 2011), seguita dai serbi (6,01%), dagli italiani (4,43%), dai bosgnacchi (3,5%) e dagli sloveni (0,9%).

Pola ha avuto un tessuto industriale molto forte formato principalmente da cantieristica navale, industrie manifatturiere, industrie alimentari, industrie edili e industrie metallurgiche che vede le sue origini nel periodo asburgico e il massimo sviluppo nel periodo dell'ex Jugoslavia, ma dall'indipendenza croata e dall'inizio della privatizzazione delle industrie statali vede un periodo di decadenza continua che ha portato ad avere quasi tutte le industrie del passato oggi fallite o attive ma molto meno redditizie. A Pola sono presenti numerose aree turistiche frequentate perlopiù nella stagione estiva, tra cui le isole Brioni. Pola è anche la destinazione finale dell'itinerario ciclistico EuroVelo 9, che inizia a Danzica, in Polonia. Il monumento più importante presente in città è l'Arena di Pola, che funge anche da simbolo per la città e che è tra gli anfiteatri di età romana meglio conservati al mondo. Pola è una delle sedi vescovili della Diocesi di Parenzo e Pola, suffraganea dell'Arcidiocesi di Fiume.