Preraffaelliti

The Valkyrie's Vigil (1906) di Edward Robert Hughes (1851-1914)

La Confraternita dei Preraffaelliti (in inglese Pre-Raphaelite Brotherhood) è stata un'associazione artistica influente per la pittura vittoriana (XIX secolo), nata nel settembre del 1848 e sviluppatasi ed esauritasi in Gran Bretagna. Nei suoi ideali aspira a ricreare la purezza antiaccademica che gli esponenti di questo movimento riconoscevano nelle opere create prima di Raffaello Sanzio, da cui il nome della confraternita. Per certi aspetti affine alla corrente del simbolismo e dell'art nouveau, può essere definita la locale trasposizione pittorica del tardo romanticismo e del decadentismo, andando a influenzare la pittura europea fuori dai confini britannici.[1][2][3]

La Confraternita nacque durante l'età vittoriana (1837-1901), periodo di grande fioritura sia per la società che per le arti britanniche e che segnò l'affermarsi di valori borghesi come la fedeltà al Paese e la fede nel progresso.[4] Il panorama artistico era stato rivoluzionato in precedenza dalle grandi innovazioni artistiche di Johann Heinrich Füssli e William Blake, che aprirono la strada al romanticismo, e stava vivendo proprio in quegli anni l'evoluzione verso il decadentismo, culminata alla fine del secolo con Oscar Wilde.

I Preraffaelliti raggiunsero l'apice della loro fortuna critica grazie a John Ruskin,[1][2] che nel 1851, dopo una serie di feroci critiche da parte dello Household, del Times e di Charles Dickens, scrisse due appassionate elegie dei dipinti preraffaelliti ed un saggio intitolato Preraphaelitism, in cui annoverava la loro pittura nell'arte moderna e confrontava le loro tecniche con quelle di William Turner.

I maggiori pittori preraffaeliti includono i tre fondatori del movimento John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Hunt,[5][6] cui si unirono successivamente Ford Madox Brown, William Trost Richards, William Morris, Edward Burne-Jones e altri, e infine John William Godward, Thomas Cooper Gotch e John William Waterhouse.[1]

  1. ^ a b c Gabriele Crepaldi, L'Ottocento, Electa, 2004, p. 32.
  2. ^ a b Michelangelo Masciotta, Dizionario di termini artistici, Le Monnier, 1967, p. 153.
  3. ^ Arnold Hauser, Storia sociale dell'arte - quarto volume - arte moderna e contemporanea, Giulio Einaudi Editore, 1963, pp. 175-178.
  4. ^ Margherita D'Ayala Valva, Pre-Raphaelites. Victorian Avant-Garde, in Nuova informazione bibliografica, Il sapere nei libri, n. 3, 2013, 665-667, DOI:10.1448/74681.
  5. ^ William Gaunt, L'avventura estetica, Giulio Einaudi Editore, 1962, pp. 35-36; 60; 64.
  6. ^ Francesca Centurione Scotto Boschieri, Italiani a Londra - da Cesare a Forte, Maria Pacini Fazzi Editore, 2012, p. 169.