Pressione di vapore

L'immagine mostra l'instaurarsi di un equilibrio liquido-aeriforme in un sistema aperto: aumentando la quantità di molecole che subiscono una transizione in fase aeriforme, con la loro conseguente diffusione nell'aria, tenderà ad aumentare la pressione di vapore esercitata.

La pressione di vapore (o tensione di vapore o più propriamente pressione di vapore saturo[1]) di una sostanza è la pressione esercitata dal vapore della sostanza sulla fase condensata (solida o liquida) della stessa sostanza quando tali fasi sono in condizioni di equilibrio termodinamico tra loro all'interno di un sistema chiuso, cioè in condizioni di vapore saturo.

Dal punto di vista fisico, la pressione di vapore può essere interpretata come il risultato della tendenza di una particolare sostanza a passare dalla fase condensata alla fase gassosa (cioè ad evaporare o sublimare).

Trattandosi di una pressione, nel Sistema Internazionale la pressione di vapore si misura in pascal.

La pressione di vapore può essere definita in termini di pressione assoluta o pressione relativa (con riferimento alla pressione atmosferica). In entrambi i casi il significato fisico è identico, ma cambia il valore numerico associato a tale grandezza.

Le sostanze caratterizzate da un'elevata pressione di vapore in condizioni normali sono dette "volatili", mentre quelle caratterizzate da una bassa pressione di vapore in condizioni normali sono dette "altobollenti".

  1. ^ La dizione "pressione di vapore saturo" è più appropriata perché oltre a sottolineare che tale pressione è relativa al solo vapore indica anche la condizione di saturazione del vapore, che è fondamentale nella definizione di tale termine.