Il Proclama di Moncalieri, quello più celebre, pronunciato il 20 novembre 1849, è il manifesto con il quale Vittorio Emanuele II, succeduto al padre Carlo Alberto di Savoia in seguito alla sconfitta durante la prima guerra d'indipendenza, si rivolse agli elettori del Regno di Sardegna affinché si rendessero inclini a portare in parlamento una maggioranza favorevole alla ratifica del trattato di pace con l'Impero austriaco (alla quale la Camera si opponeva ritenendolo eccessivamente draconiano).[1] Il re con il discorso, avendo riaffermato l'importanza dello statuto sabaudo, di fatto poneva una garanzia sulla sopravvivenza del regime liberale, in un periodo di forte restaurazione a seguito della soppressione dei moti del 1848.
La stanza dove fu firmato da Vittorio Emanuele II il Proclama, in seguito all'incendio del 5 aprile 2008, fu gravemente danneggiata. Il documento originale era stato da tempo trasferito nell’Archivio di Stato.[2]