Pulp Fiction è un film del 1994 scritto e diretto da Quentin Tarantino e interpretato, tra gli altri, da John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis e dallo stesso Tarantino.
Tarantino scrisse Pulp Fiction tra il 1992 ed il 1993, inglobando scene che il suo amico e collaboratore Roger Avary aveva originariamente scritto per Una vita al massimo.[1][2] Il film è noto per la particolare presentazione della sua trama, che viene mostrata senza rispettare l'ordine cronologico degli eventi, e per il fatto di essere autoreferenziale fin dai suoi momenti di apertura, con la schermata del titolo che fornisce due definizioni di dizionario per il vocabolo "pulp".[3]
Molto tempo è dedicato a monologhi e conversazioni casuali con dialoghi eclettici che propongono le idee di ogni personaggio su vari argomenti, e l'opera presenta una combinazione di umorismo e di grande violenza. Secondo quanto riferito, la casa di produzione TriStar Pictures rifiutò la sceneggiatura giudicandola "troppo fuori di testa".[4] In seguito, il copresidente della Miramax Harvey Weinstein ne rimase affascinato e il film divenne il primo che la Miramax finanziò per intero.[5]
La pellicola rilanciò John Travolta, in ombra da anni,[6] e consacrò la giovane Uma Thurman.[7] Le interpretazioni di entrambi si aggiudicarono una candidatura all'Oscar rispettivamente per miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista e Samuel L. Jackson fu candidato come miglior attore non protagonista.
Pulp Fiction si aggiudicò inoltre la Palma d'oro al Festival di Cannes 1994 e permise a Tarantino e Roger Avary di ottenere il premio per la miglior sceneggiatura originale agli Oscar del 1995, su sette candidature, tra cui oltre a quelle già citate, quelle a miglior film, miglior regista e miglior montaggio.
Nel 1998 l'American Film Institute lo ha inserito al novantacinquesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[8] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al novantaquattresimo posto.[9] Lo stesso istituto l'ha inserito al settimo posto nella categoria gangster.[10] La pellicola è inoltre collocata al nono posto della lista dei 500 migliori film della storia secondo Empire, redatta nel 2008.