Il raschiatoio (in francese, racloir) è uno strumento utilizzato per raschiare e levigare la superficie di un corpo.[1]
In archeologia e paletnologia, il termine indica un attrezzo litico impiegato dal Paleolitico al Neolitico, ricavato da una pietra lavorata con scheggiatura,[1] fino a consentirne la presa con sole tre dita (pollice, indice e medio).
I raschiatoi preistorici erano molto spesso di selce o quarzite. Si suppone fossero impiegati per la rimozione del grasso e per il taglio e la preparazione delle pelli animali, con le quali si realizzavano indumenti per ripararsi dal freddo.[1]
Ciascun raschiatoio preistorico è caratterizzato dallo stile di lavorazione e ritocco della scheggia di partenza. Da diverse modalità di ritocco si otteneva un tagliente più o meno acuto.[2]
L'uso era particolarmente diffuso nel Paleolitico medio (dove i raschiatoi rappresentano in media più dei tre quarti dello strumentario ritrovato)[2] e nel Musteriano,[3] nei territori africani, vicino-orientali e mediterranei.