Il relitto di Cetraro (nota anche come nave dei veleni) è il relitto di una nave affondata al largo delle coste di Cetraro in Calabria; di esso si venne a sapere nel 2005 grazie alle rivelazioni del pentito di 'Ndrangheta Francesco Fonti sull'affondamento nel Mediterraneo, al largo della Spezia e di Livorno, e in Somalia, di navi contenenti di rifiuti tossici e radioattivi. Le ricerche hanno portato alla conclusione che in realtà si tratta di un relitto della prima guerra mondiale, ma sono state avanzate ipotesi alternative e richieste di altre verifiche.[1][2][3][4]
- ^ Cetraro e i dubbi “sommersi”, dieci anni dopo il ritrovamento del relitto, su Corriere della Calabria, 12 settembre 2019. URL consultato il 30 gennaio 2024.
- ^ “Ho visto la Nave dei Veleni, dentro ci sono bidoni di rifiuti tossici e scheletri umani”, su Fanpage, 3 gennaio 2017. URL consultato il 30 gennaio 2024.
- ^ Nave dei veleni a Cetraro, a bordo forse due cadaveri Lo rivelò la Procura alla commissione parlamentare, su Il Quotidiano del Sud. URL consultato il 30 gennaio 2024.
- ^ IL GIALLO DI CETRARO. Calabria, macché nave dei veleni «I rifiuti radioattivi non ci sono», su www.avvenire.it, 29 ottobre 2009. URL consultato il 30 gennaio 2024.