Riccardo Lombardi | |
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Ministro dei trasporti | |
Durata mandato | 10 dicembre 1945 – 1º luglio 1946 |
Capo del governo | Alcide De Gasperi |
Predecessore | Ugo La Malfa |
Successore | Giacomo Ferrari |
Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Durata mandato | 25 giugno 1946 – 31 gennaio 1948 |
Gruppo parlamentare | Autonomista |
Circoscrizione | CUN |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 8 maggio 1948 – 11 luglio 1983 |
Legislatura | I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII |
Gruppo parlamentare | I-III: PSI IV: - PSI (fino al 17/11/1966) - PSI-PSDI Unificati (dal 17/11/1966) V-VIII: PSI |
Circoscrizione | Milano |
Incarichi parlamentari | |
I legislatura:
III legislatura:
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PPI (1919-1920) PCdL (1920-1923) Pd'A (1942-1947) PSI (1947-1984) |
Titolo di studio | laurea in Ingegneria industriale |
Università | Politecnico di Milano |
Professione | Ingegnere, giornalista |
Riccardo Lombardi (Regalbuto, 16 agosto 1901 – Roma, 18 settembre 1984) è stato un politico, ingegnere, giornalista, partigiano e prefetto italiano, esponente storico del Partito Socialista Italiano.
Dapprima militante del Partito Popolare Italiano, d'ispirazione liberalcattolica e popolarista, di cui fu esponente della corrente interna di sinistra (poi scissasi nel Partito Cristiano del Lavoro), divenne membro del movimento antifascista Giustizia e Libertà, nelle cui file partecipò attivamente come partigiano alla Resistenza. In quello stesso periodo, fu uno dei fondatori e principali animatori del Partito d'Azione, di cui determinò poi nel dopoguerra lo scioglimento e la conseguente confluenza della sua corrente prosocialista (di cui egli stesso era un capofila) nel PSI[1].
Eletto all'Assemblea Costituente, promotore del distacco delle sinistre dalla sfera d'influenza dell'Unione Sovietica, fu deputato ininterrottamente dal 1948 al 1983 e diresse l'Avanti!, organo ufficiale del Partito, dal 1948 al 1950 e dal 1963 al 1964.[2] Inizialmente un fautore della politica del centro-sinistra "organico", ne divenne in seguito uno strenuo critico e, fino all'epoca craxiana, fu capofila della corrente di sinistra interna, dove erano confluiti anche i vecchi socialisti rivoluzionari[3] e massimalisti antisovietici[4], che fu per l'appunto denominata Sinistra Lombardiana.[2]