Sommosse popolari nello Yemen del 2011 parte della Primavera araba e della Crisi dello Yemen | |||
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Data | 27 gennaio 2011 - 27 febbraio 2012 | ||
Luogo | Yemen | ||
Causa | Disoccupazione, povertà, malcontento popolare, cambiamento del regime politico | ||
Esito | dimissioni di 'Ali 'Abd Allah Saleh | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Voci di sommosse presenti su Wikipedia | |||
Le sommosse popolari nello Yemen del 2011 fanno parte delle contemporanee proteste nel mondo arabo scoppiate in diversi Stati del Maghreb e del Vicino Oriente tra il dicembre 2010 e il gennaio 2011, in conseguenza degli autocratici regimi al potere, della corruzione dilagante e dell'aumento vertiginoso dei prezzi dei generi di prima necessità.[2]
Queste ultime si inseriscono in un contesto di forte instabilità dello stato yemenita, sconvolto da due conflitti in simultanea; il primo vede contrapposti il governo yemenita alle cellule di al-Qāʿida stanziate nelle province di Shabwa, Marif e Jawf, contro le quali lo Yemen combatte sostenuto dagli Stati Uniti, mentre il secondo si svolge nelle province settentrionali e vede le milizie sciite zaidite Houti, tribù separatiste finanziate dalla Repubblica islamica dell'Iran, combattere contro il governo centrale di Sana'a per conquistare l'egemonia nel paese.[3][4]
Gli zaiditi del nord dello Yemen si sono uniti recentemente alle proteste in corso in tutto il paese contro il regime del presidente 'Ali 'Abd Allah Saleh, chiedendo la sua deposizione e profonde riforme politiche.[5]
L'UNHCR ha stimato che circa 200.000 persone siano state colpite dalla guerra civile in atto in Yemen dal 2004, in particolare il conflitto che contrappone gli sciiti separatisti e l'esercito, che ha provocato una crisi umanitaria di vaste proporzioni.[6]