Rivoluzione dei crisantemi parte delle conseguenze della prima guerra mondiale e delle rivoluzioni del 1917-1923 | |||
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Soldati rivoluzionari a Budapest. I fiori che recano sono crisantemi, da cui il nome della vicenda storica | |||
Data | 28-31 ottobre 1918 | ||
Luogo | Budapest, Ungheria | ||
Causa | Insoddisfazione popolare per la prosecuzione della prima guerra mondiale e desiderio di riforme economiche, sociali e politiche | ||
Esito | Vittoria dei rivoluzionari: L'impero austro-ungarico cessa di esistere; Abdicazione di Carlo I; Fine della prima guerra mondiale in Ungheria; Nascita della Repubblica Popolare d'Ungheria | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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La rivoluzione dei crisantemi (in ungherese Őszirózsás forradalom) è stata una rivolta incruenta compiuta da alcune truppe fedeli al Consiglio dei soldati di Budapest, in Ungheria, i quali, la notte del 30 ottobre 1918, si insediarono in alcuni edifici pubblici, banche e nell'ufficio postale centrale e, di fronte alla passività del governo, costrinsero l'imperatore Carlo I a revocare il nuovo primo ministro János Hadik e a cedere il potere al capo del Consiglio nazionale, Mihály Károlyi.
La rivolta contro il governo imperiale, innescata dal Consiglio dei soldati e sostenuta dagli abitanti della capitale, portò al vertice del Paese il Consiglio nazionale, che però non si dimostrò capace di placare i tumulti. La rivoluzione portò all'indipendenza dell'Ungheria dall'impero austro-ungarico e alla proclamazione di una repubblica popolare, che tentò invano di mantenere l'unità territoriale del Paese e ad attuare varie riforme politiche, sociali ed economiche. Il suo fallimento cinque mesi dopo produsse un nuovo cambiamento politico, coinciso con la proclamazione di una Repubblica Sovietica.