Rivoluzione neolitica

La zona della Mezzaluna Fertile, all'incirca nel 7500 a.C., con i principali siti archeologici del periodo neolitico preceramico. Nell'area della Mesopotamia propriamente detta non vi erano ancora insediamenti umani.

La rivoluzione neolitica o rivoluzione del neolitico, detta anche transizione demografica del neolitico, rivoluzione agricola o prima rivoluzione agricola, fu la transizione su larga scala di molte delle culture umane durante il periodo neolitico da uno stile di vita di caccia e raccolta e nomadismo a uno di agricoltura e sedentarietà, favorendo un incremento della popolazione umana. Fu in queste prime comunità sedentarie che divenne possibile fare osservazioni ed esperimenti con le piante e su come nascessero e crescessero.[1] Questo nuovo tipo di conoscenza portò alla coltivazione delle piante.[1][2]

  1. ^ a b Elizabeth Pollard, Clifford Rosenberg e Robert Tigor, Worlds together, worlds apart, vol. 1, concise, New York, W.W. Norton & Company, 2015, p. 23, ISBN 978-0-393-25093-0.
  2. ^ Compare: Roger Lewin, 35: The origin of agriculture and the first villagers, in Human Evolution: An Illustrated Introduction, 5ª ed., Malden, Massachusetts, John Wiley & Sons, 18 febbraio 2009 [1984], p. 250, ISBN 978-1-4051-5614-1. URL consultato il 20 agosto 2017.
    «[...] the Neolithic transition involved increasing sedentism and social complexity, which was usually followed by the gradual adoption of plant and animal domestication. In some cases, however, plant domestication preceded sedentism, particularly in the New World.»