Romanizzazione del sistema postale cinese

La romanizzazione del sistema postale cinese (cinese tradizionale: 郵政式拼音; cinese semplificato: 邮政式拼音; pinyin: Yóuzhèngshì Pīnyīn) era il sistema di romanizzazione per i toponimi cinesi che entrò in uso alla fine della dinastia Qing e fu sancito ufficialmente dalla Conferenza Postale Imperiale in Sessione Congiunta (帝國郵電聯席會議), tenutasi a Shanghai nella primavera del 1906. Questo sistema di romanizzazione fu conservato dopo la caduta della dinastia Qing nel 1912 e poiché era utilizzato nell'atlante postale ufficiale della Repubblica di Cina, rimase il modo più comune di rendere i toponimi cinesi in Occidente (ad esempio per i cartografi) per gran parte del XX secolo. Dopo la creazione della Repubblica Popolare Cinese, il sistema è stato gradualmente sostituito dal pinyin, che è ora quasi universalmente accettato.

Il sistema era basato sul Wade-Giles a fini postali, specialmente per i toponimi nell'atlante postale ufficiale, per le lettere e i francobolli. Usa alcuni nomi europei comuni di luoghi cinesi che si sovrappongono al sistema Wade-Giles e incorpora alcune pronunce dialettali e storiche.

Le principali differenze con il Wade-Giles includono:

  • Completa mancanza di segni diacritici e di accento.
  • Chi, ch'i e hsi (pinyin ji, qi e xi) sono rappresentati o come tsi, tsi e si o come ki, ki e hi a seconda della pronuncia storica, ad es.,
  • a meno che non sia l'unica vocale nella sillaba, la u del Wade-Giles diventa w, ad es.,
  • I toponimi Guangdong (Kwangtung), Guangxi (Kwangsi) e Fujian (Fukien) devono essere romanizzati dai dialetti locali, come l'hakka, il cantonese e il min (sistemi anch'essi derivati dal classico Dizionario cinese-inglese di Giles).
  • I nomi europei popolari preesistenti (dal XIX secolo o prima) di luoghi della Cina devono essere conservati, come quelli dei porti dei trattati.
    • Canton (Kuang-chou, Guangzhou)

Tra le altre peculiarità ortografiche rientrano:

  • hs- diventa sh- o -s, ad es., Kishien (da Chi-hsien)
  • (scevà) ed -ei diventano entrambi -eh, ad es., Chengteh (da Ch'eng-te) e Pehkiao (da Pei-ch'iao). occasionalmente può essere anche -e o -ei.
  • La u finale a volte diventa -uh, ad es., Wensuh (da Wen-su)