Hanno come capostipite Ugo o Ugone, soprannominato Rosso o Rubeo, soprannome che prevalse su Altavilla nella cognomizzazione dei discendenti[10]. Fu figlio di un Guglielmo d'Altavilla[1][2][4][5][6][7][8][9][10], uno dei figli di Goffredo d'Altavilla. Fu chiamato consanguinei Nostri da Ruggero II di Sicilia in occasione della conferma di una baronia ad un suo discendente, Riccardo, fatta con un diploma del 1132[4][5][6]. Moglie di Guglielmo fu Galgana, che possedeva il feudo di Sperlinga e il Castello di Sperlinga e che gli diede almeno altri due figli, un Riccardo ed un Robertus Brito[11]. Nei Vespri siciliani la famiglia si schierò con gli aragonesi[6].
A Modica si distinse la famiglia Tommasi Rosso (tuttora fiorente), Baroni di Difisia, Corte e Ciarciolo (per privilegio vicereale di luglio 1638), un ramo della quale si stabili a Terranova (Caltanissetta) ed un altro a Comiso (col titolo di Signori di Nixexa), discendente da Tommaso Rosso, sposo di Viva Vassallo e figlio di Girolamo Rosso (Gran Cancelliere del Regno di Sicilia nella prima metà del 1400 e fratello di Enrico II d'Altavilla Rosso, I Conte di Aidone).
«Rossi o Rosso: Da Ugone Rosso, uno dei figli di Guglielmo d'Altavilla signore normanno, e consanguineo di re Ruggiero, secondoché scrive Mugnos, trae origine questa nobilissima antica e storica famiglia»
^abcd Giovanni Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti volume II pagina 449, Arnaldo Forni, ristampa anastatica, 2011.
«Rosso o Rossi: Questa famiglia discende dal conte Ugone Rosso figlio di Guglielmo d'Altavilla che ha comune origine con la real casa normanna di Sicilia. Potente sotto i Normanni e gli Svevi, dai quali veniva onorata con il titolo di consanguinea»
^abcde Berardo Candida-Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia volume III pagina 187, Arnaldo Forni, ristampa anastatica, 1995.
«Rosso o Rossi: Questa famiglia fu originata dal conte Ugone Rosso, nipote di Goffredo di Altavilla [...] Riccardo ebbe confermato da re Ruggero I Normanno la baronia di Martini posseduta da suo padre Enrico, nella quale concessione fu egli chiamato Miles Fidelis Noster et filius Comitis Ugonis consanguinei Nostri»
^abc Filadefo Mugnos, Teatro genologico delle famiglie del regno di Sicilia volume III pagina 234, Arnaldo Forni.
«[...] che essa sia originata dai primi baroni normanni [...] Ugone Rosso uno dei figli di Guglielmo d'Altavilla, che fu figlio del conte Goffredo d'Altavilla nella Normandia, da cui discendono i re di Sicilia»
^abcd Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Bollettino volume 19 pagina 57, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2001.
«[...] nipote di Tancredi e padre di Ugone Rosso, capostipite del lignaggio (in un diploma del 1132 Ruggero I menziona in effetti Ugone come "consanguinei nostri": cfr Galluppi 1887 p. 152; Russo 1967, p. 25). Il ramo siciliano dei Rosso, germogliato da Enrico, uno dei due figli del citato Ugone, mantenne costantemente un ruolo di primo piano nelle vicende politiche della città di Messina e dell'isola distinguendosi per la fedeltà alla dinastia sveva ed aragonese quanto per l'ostilità verso quella angioina»
«La casa Rosso discende dal conte Ugone Rosso figlio di Guglielmo d'Altavilla, ed ha quindi comune origine con la real casa normanna di Sicilia»
^abAnnuario della nobiltà italiana 1879 pagina 349.
«Questa famiglia, una delle più illustri fra le case storiche siciliane tuttora fiorenti, discende dal conte Ugone Rosso figlio di Guglielmo d'Altavilla»
^ab Angelo Boemi, Davide Valenti, Il libro di Catania, Edizioni Boemi-Prampolini, 1997.
«Questa famiglia prende origine da Ugone Rosso, uno dei figli di Guglielmo d'Altavilla signore normanno, e consanguineo di re Ruggero»
^abc Chiesa di S. Francesco Borgia, Istituto statale d'arte di Catania, Memoria e progetto: i segni del sistema urbano, G. Maimone, 2002.
«Dal nipote del Conte Ruggero, Guglielmo d'Altavilla, e da Galgana di Sperlinga nacque il capostipite della dinastia, Ugone il Rosso. L'appellativo prese il sopravvento sul cognome Altavilla»