Sacro

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Il cippo del Lapis Niger con l'iscrizione bustrofedica (sono quattro lati riportati su un piano unico). In questo reperto archeologico compare per la prima volta il termine sakros (sacro).

Sacro è un termine storico-religioso, fenomenologico e antropologico, riferito a una dimensione divina, ultraterrena o soprannaturale, il cui significato mira ad estendere ed oltrepassare quello attribuito alla realtà ordinaria percepita all'opposto come profana. L'esperienza del "sacro" è al cuore di tutte le religioni.[1]

«Il sacro è un elemento della struttura della coscienza e non un momento della storia della coscienza. L'esperienza del sacro è indissolubilmente legata allo sforzo compiuto dall'uomo per costruire un mondo che abbia un significato. Le ierofanie e i simboli religiosi costituiscono un linguaggio preriflessivo. Trattandosi di un linguaggio specifico, sui generis, esso necessita di un'ermeneutica propria.»

  1. ^ Julien Ries, Le vie della semantica storica, in Opera omnia, vol. II, pag. 28, Milano, Jaca Book, 2007.
  2. ^ Fragments d'un Journal 1945-1969, Parigi, Gallimard 1973, p. 555: tr. it. Giornale, Torino, Boringhieri, 1976.