La parola salve (AFI: [ˈsalve]) è una formula di saluto proveniente direttamente dal latino, utilizzata dunque già in epoca romana, e riaffermatasi durante tutta la storia dello sviluppo dell'italiano[1]. Il contesto di applicazione di questa espressione è questione di dibattimento : viene perlopiù considerato un'alternativa più formale ad un semplice ciao, ma più rilassato di altre espressioni (ad esempio il buongiorno), risultando quindi di elevata versatilità, ma al contempo, proprio per la sua ambivalenza, può essere percepito come maleducato, soprattutto quando un registro più formale sarebbe indicato secondo l'interlocutore che riceve il saluto[2].