Santa Veneranda

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Santa Veneranda
Lazzaro Bastiani: Santa Veneranda in trono
 

Vergine e martire

 
NascitaII secolo
MorteII secolo
Venerata daChiesa cattolica
Ricorrenza26 Luglio
Attributipalma, giglio, diadema, bastone del pellegrino
Patrona diMortara, Fermignano, Santa Veneranda, Angellara, Ercolano, Moio della Civitella, Carfizzi, Gerace, Acireale, Avola, Grotte, Santa Venerina, Santa Venere-portella

Veneranda (II secoloII secolo), detta anche Venera o Veneria è stata vergine, messaggera di fede, martire cristiana e venerata come santa dalla Chiesa cattolica.

Il nome è la latinizzazione di Parasceve[1] con il quale è venerata dalla chiesa ortodossa. Nel "Catalogo Sanctorum" redatto negli anni 1369-1372, dal veneziano Pietro de' Natali, al capitolo 61 è citata Santa Veneranda vergine, nata in Gallia (odierna Francia) nel II secolo e martire a Roma durante la persecuzione dei cristiani al tempo dell’imperatore Antonino Pio (138-161). La celebrazione era riportata il 14 novembre nelle più vecchie pubblicazioni del "Martirologio Romano"[2] ma nell'edizione del 2004 ne è stata espunta data la improbabile storicità del personaggio. Il culto di questa santa continua ad essere praticato in molti luoghi in Italia, come ad esempio a Mortara in Lombardia, Sezze nel Lazio, Ascoli Piceno, Fermignano, Pesaro, Santa Veneranda nelle Marche, Angellara, Ercolano e Moio della Civitella in Campania, Lecce in Puglia, Carfizzi, Crotone, Gerace e P, Santa Venere-portella in Calabria, Acireale, Avola, Grotte, Santa Venerina, in Sicilia, Lauria in Basilicata ecc.[3]

  1. ^ B.S: 1968, col. 330.
  2. ^ (EN) The Roman martyrology, Baltimore, John Murphy, 1912, p. 351.
  3. ^ Enzo D'Agostino, Da Locri a Gerace: storia di una diocesi della Calabria bizantina dalle origini al 1480, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2004, p. 52.