Nello sci alpino la sciancratura è la sagoma a forma di arco che caratterizza i fianchi degli sci e permette allo sciatore, inclinando gli attrezzi sugli spigoli laterali, detti lamine, di descrivere senza alcun altro movimento una curva o addirittura un ipotetico cerchio.[1]
La sciancratura è creata grazie ad una diversa larghezza della soletta: più larga alle punte e alle code, più stretta nel mezzo. In passato la sciancratura dello sci non era così evidente; nei modelli più recenti si possono avere vari tipi di sciancratura a seconda dell'uso a cui lo sci è destinato e dalle abilità dello sciatore.[1]
Questa accezione del termine è presa in prestito dall'ambito linguistico sartoriale, in cui sciancratura (dal francese échancrure[2]) indica la sagomatura di un abito in prossimità della vita[2].
Il raggio di curva determinato dalla sciancratura è calcolabile mediante un'apposita formula: