Sciatalgia | |
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Anca sinistra, è evidenziato il decorso del nervo sciatico | |
Specialità | ortopedia e neurologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 724.3 |
ICD-10 | M54.3 e M54.4 |
MeSH | D012585 |
MedlinePlus | 000686 |
eMedicine | 827016 |
Sinonimi | |
Sciatica | |
In medicina per sciatalgia o sciatica si intende un dolore che si estende alla gamba partendo dalla parte bassa della schiena.[1] Questo dolore può estendersi alla parte posteriore, esterna o anteriore della gamba. Tipicamente, questi sintomi appaiono solo su un lato del corpo. Alcune cause, tuttavia, possono provocare dolore su entrambi i lati. A volte, ma non sempre, è presente anche il mal di schiena e lombalgia. Sintomi neurologici come debolezza anche cronica o intorpidimento possono verificarsi in varie parti della gamba e del piede (es. piede cadente o discinesie).[2]
La causa primaria è una radicolopatia, o meno frequentemente una mielopatia o una neuropatia, ai danni della radice del nervo ischiatico, dovute a diversa origine: circa il 90% dei casi di sciatica sono dovuti ad una ernia del disco che, premendo su una delle vertebre lombari o sulle radici del nervo sacrale, comprimono il nervo stesso compromettendone la funzionalità.[3] Altre patologie che possono portare alla sciatica includono la spondilolistesi, la stenosi spinale, la sindrome del piriforme[4][5], la spondilosi vertebrale, la spondilite anchilosante, tumori pelvici, lesioni spinali, infezioni dei dischi vertebrali[6][7] e compressione dovuta alla testa di un feto durante la gravidanza.[8] Può comparire nelle prime fasi della sindrome della cauda equina.
Il test della sensibilizzazione della gamba è spesso utile nella diagnosi. Il test è positivo se, quando la gamba viene sollevata mentre una persona è sdraiata sulla schiena, il dolore appare sotto il ginocchio.[2] Nella maggior parte dei casi non è necessario ricorrere all'imaging biomedico. Le eccezioni a questo test avvengono quando vi è influenzato l'intestino o la funzionalità della vescica, quando vi è una significativa perdita di sensibilità o debolezza, quando i sintomi persistono per lungo tempo o vi è una preoccupazione riguardo ad un tumore o a un'infezione.[9] Le condizioni che si possono presentare in modo simile sono le malattie dell'anca.[2]
Il trattamento iniziale è di solito effettuato grazie alla somministrazione di farmaci per il dolore.[9] In generale si raccomanda che le persone continuino con le loro attività al meglio delle loro capacità.[2] Spesso tutto ciò che è necessario è il tempo e in circa il 90% delle persone il problema si risolve in meno di sei settimane. Se il dolore è grave e dura per più di sei settimane, allora la chirurgia può essere un'opzione.[9] Mentre la chirurgia spesso accelera il miglioramento del dolore, benefici a lungo termine non sono chiari.[2] L'intervento chirurgico può rendersi necessario se si verificano complicanze, come problemi all'intestino o alla vescica.[9] Molti trattamenti, tra cui: steroidi, gabapentin, l'agopuntura, il calore o il ghiaccio e la manipolazione vertebrale hanno poche prove a loro sostegno.[2][10]
A seconda della definizione, dal 2% al 40% delle persone hanno la sciatica a un certo punto della loro vita.[3] Si presenta più frequentemente tra i 40 e i 50 anni e nel sesso maschile.[2][9] La condizione è nota fin dai tempi antichi.[2] Il primo uso conosciuto della parola "sciatica" risale al 1451.[2][11]