Secondo Tempio di Gerusalemme | |
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Piazza del Muro Occidentale | |
Civiltà | Israeliti |
Utilizzo | luogo di culto |
Epoca | VI secolo a.C. (536-515 a.C.) |
Localizzazione | |
Stato | Israele |
Autorità locale | Gerusalemme |
Amministrazione | |
Visitabile | sì |
Mappa di localizzazione | |
Il Secondo Tempio di Gerusalemme (anche Tempio di Erode o Secondo Tempio) è la ricostruzione del Tempio di Salomone, distrutto dal babilonese Nabucodonosor II nel 586 a.C.
Fu costruito dal 538, anno in cui il re persiano (Ciro secondo la Bibbia; Dario I in attuazione di un decreto di Ciro, secondo gli studiosi) consentì, dopo l'esilio babilonese, il rientro in patria degli Israeliti e la rifondazione del tempio, al 515 a.C., così come raccontato nel Libro di Esdra, e distrutto nel 70 d.C. dal generale romano Tito. Durante questo periodo esso fu il centro culturale e spirituale del giudaismo ed il luogo dei sacrifici rituali. Erode il Grande, a partire dal 19 a.C., fece un ampliamento importante del Secondo Tempio (in particolare la Fortezza Antonia); per questo motivo il Tempio di Gerusalemme, da quella data, viene anche chiamato Tempio di Erode.