Sima Qian

Sima Qian

Sima Qian[1], o Ssu-ma chen o Ssi-ma chen (司馬遷T, Sīmǎ QiānP; 145 a.C. circa – 86 a.C. circa), è stato uno storico cinese.

Fu uno dei più grandi storici della Cina antica; ereditò dal padre Sima Tan la carica di Prefetto dei Grandi Scribi (太史公; taishigong o tai-shih-kung, gli studiosi di corte) presso la corte di Wu Di (141 - 87 a.C.), il più importante imperatore della dinastia Han. Nel 99 a.C. fu condannato all'evirazione per aver preso le difese del generale Li Ling, che era caduto in disgrazia, ma sopravvisse alla vergogna per portare a termine la prima grande opera storiografica cinese, lo Shiji ("Memorie storiche"), basata su varie fonti raccolte negli archivi di corte e che vennero dallo stesso verificate durante numerosi viaggi di studio per tutta la Cina. Lo Shi Ji tratta della storia della Cina dai primordi (periodo dell'Imperatore Giallo) fino alla caduta della dinastia Qin ed i primi anni della dinastia Han, circa duemila anni di storia. Fu preso come modello per tutte le storie dinastiche redatte dalle dinastie successive e costituisce una fonte storica di valore incalcolabile. Il suo lavoro rappresenta il fondamento della storiografia cinese e la sua opera diede il nome alla stessa storia: la sua carica ufficiale (shi) assunse infatti successivamente nella lingua cinese il significato di "libro di storia" ed infine il significato di "storia".[2] Sima Qian è raffigurato nel Wu Shuang Pu di Jin Guliang (無雙譜, Tavola degli eroi incomparabili).

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Sima" è il cognome.
  2. ^ Kai Vogelsang, Cina. Una storia millenaria, traduzione di Umberto Colla, Giulio Einaudi Editore, p. 124, ISBN 978-88-06-21718-1.