Sistema di scrittura giapponese

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Il moderno sistema di scrittura della lingua giapponese utilizza tre principali tipi di caratteri: logogrammi (kanji), due sillabari (hiragana e katakana) e l'alfabeto latino in casi ristretti (rōmaji).

I kanji, di origine cinese, sono 2997 (quelli più comuni sono noti come jōyō e jinmeiyō kanji) e vengono utilizzati soprattutto per sostantivi, verbi, aggettivi e nomi propri di persona; i due sillabari (kana) contengono ciascuno 46 caratteri di base (71 compresi i segni diacritici), ognuno dei quali corrisponde ad un suono nella lingua giapponese, vengono utilizzati nella flessione linguistica dei verbi e degli aggettivi e nelle particelle grammaticali. Quasi tutte le frasi giapponesi contengono sia kanji che hiragana, mentre più raramente viene utilizzato il katakana. Quest'ultimo viene utilizzato per la traslitterazione delle parole e dei nomi stranieri, per la trascrizione di nomi scientifici di animali e piante e per i versi degli animali. A causa di questa miscela di caratteri, oltre a un grande inventario di caratteri kanji, il sistema di scrittura giapponese è spesso considerato come uno dei più complicati in uso in tutto il mondo.[1][2]

  1. ^ (EN) Kazuko Nakajima, Learning Japanese in the Network Society, University of Calgary Press, 2002, p. xii.
  2. ^ (EN) What Is The Hardest Language To Learn?, su zidbits.com, 30 aprile 2011. URL consultato il 2 luglio 2013.