Nell'ambito dell'ideologia fascista la locuzione socializzazione dell'economia indica una teoria proclamata, e in parte applicata, nella Repubblica Sociale Italiana di trasformazione sociale dell'economia, nella quale la proprietà dei mezzi di produzione non è più esclusiva del capitalista, ma partecipata con i lavoratori impiegati nell'azienda. Il principale provvedimento legislativo per la sua attuazione fu il Decreto sulla socializzazione delle imprese del febbraio 1944, oltre a vari riferimenti normativi nella bozza della Costituzione della Repubblica Sociale Italiana del dicembre 1943.