Stato assoluto

Per Stato assoluto s'intende un'entità statuale libera (lat. absolutus, sciolto da) da qualsiasi ingerenza o condizionamento che provenga dall'esterno, ma limitato all'interno dalla presenza di ceti sociali, quali la borghesia, la nobiltà ed il clero, «ai quali è riconosciuto il diritto di consentire all'imposta, attraverso le loro assemblee rappresentative (parlamenti ed assemblee di Stati)».[1]

La formazione degli stati assoluti è da ricercarsi nella storia europea del XV secolo, ma il concetto non va confuso con la sua evoluzione storica che ha portato all'assolutismo monarchico, fenomeno politico del XVII secolo dove lo Stato s'identifica del tutto con il monarca che incarna tutti i poteri[2] o con la formazione di stati assoluti nel XX secolo che assumono le caratteristiche di stati totalitari.[3]

  1. ^ Stato moderno, in Dizionario di storia, Treccani (2011)
  2. ^ Dizionario di storia Treccani (2010) alla voce "Assolutismo".
  3. ^ Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo. Edizioni di Comunità, 1967