Stella di Barnard | |
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La posizione della stella nel 2006 | |
Classificazione | nana rossa |
Classe spettrale | M4 V[1] |
Tipo di variabile | BY Draconis |
Periodo di variabilità | 130 giorni[2] |
Distanza dal Sole | 5,94 al (da parallasse) |
Costellazione | Ofiuco |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 17h 57m 48,498s[1] |
Declinazione | +04° 41′ 36,207″[1] |
Lat. galattica | +14,0627°[1] |
Long. galattica | 31,0087°[1] |
Dati fisici | |
Diametro medio | 272000 km[3] |
Raggio medio | 0,2[4] R⊙ |
Massa | |
Acceleraz. di gravità in superficie | 5,04 log g[4] |
Periodo di rotazione | 130,4 giorni[6] |
Velocità di rotazione | v × sin i < 2,5 km/s[7] |
Temperatura superficiale | |
Luminosità | |
Indice di colore (B-V) | 1,72[1] |
Metallicità | [Fe/H] = −0,39 ± 0,17[9] |
Età stimata | 7-12 miliardi di anni[10] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +9,511[1] |
Magnitudine ass. | +13,22[11] |
Parallasse | 548,31 ± 1,51 mas[1] |
Moto proprio | AR: −798,58 mas/anno Dec: 10328,12 mas/anno[1] |
Velocità radiale | −120,2 km/s[1] |
Nomenclature alternative | |
La Stella di Barnard, o Stella freccia di Barnard[12], è una stella nana rossa nella costellazione dell'Ofiuco. Mostra il più grande moto proprio di ogni altra stella conosciuta (a parte il Sole), pari a 10,3 secondi d'arco all'anno. Tale moto proprio fu misurato dall'astronomo Edward Emerson Barnard nel 1916[13]. Per questo viene anche a volte citata come Barnard's "Runaway" Star, cioè "stella fuggitiva di Barnard"[14].
Trovandosi a una distanza di 5,96 anni luce da noi, la Stella di Barnard è anche una delle stelle più vicine alla Terra: solo le tre componenti del sistema di α Centauri sono più vicine (non contando il Sole). Essendo però una debole nana rossa di magnitudine 9,51[1], non è visibile a occhio nudo, ma solo tramite telescopi. Di classe spettrale M4V, la Stella di Barnard possiede una massa del 16% di quella del Sole[5], un raggio che è circa un quinto di quello solare e una luminosità che è appena lo 0,34% di quella della nostra stella[4].
La Stella di Barnard appare come una nana rossa relativamente stabile, indice di un'età di diversi miliardi di anni superiore a quella del Sole; tuttavia, seppur raramente, è soggetta ancora a fenomeni di brillamenti, come quello osservato nel 1998[15]. Tra le stelle più studiate per la sua vicinanza e posizione favorevole per l'osservazione essendo vicina all'equatore celeste, è stata in passato oggetto di diverse controversie. Per un decennio, tra gli anni sessanta e settanta, Peter van de Kamp sostenne che vi erano uno o più giganti gassosi in orbita attorno a essa[16]. Le affermazioni di Van de Kamp sulla presenza di grandi giganti gassosi vennero confutate a metà degli anni settanta[17], ma questo lasciava tuttavia aperta la possibilità dell'esistenza di piccoli pianeti terrestri, di cui uno di massa 3,2 volte quella terrestre è stato scoperto nel 2018[18][19]. Tale osservazione, l'esistenza di un pianeta roccioso, è stata smentita in un articolo più recente[20], tuttavia, nel 2024, è stato scoperto tramite il Very Large Telescope un pianeta roccioso orbitare attorno a essa; ha una massa almeno la metà di quella di Venere e orbita attorno alla stella madre in appena 3 giorni[21][22].
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Segransan
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Dawson
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Muirhead
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Benedict1998
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Browning
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Rojas-Ayala
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Riedel2005
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Paulson
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Kamp2
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Heintz