Gli stereotipi LGBT sono formule convenzionali, generalizzazioni, opinioni superficiali o immagini basate su un'etichettatura dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere delle persone LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer). La percezione di uno stereotipo può essere acquisita attraverso le interazioni con l'ambiente familiare, gli insegnanti, i coetanei o con i mass media[1]; ma anche infine, più in generale, per mancanza di familiarità in prima persona nei confronti dell'omosessualità, con un conseguente aumento della dipendenza dalle generalizzazioni dei luoghi comuni e delle frasi fatte[2].
Gli stereotipi negativi sono spesso associati con l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia o la transfobia[3]. Esistono anche, come risposta alla negativizzazione prodotta dallo stereotipo, degli "stereotipi positivi" o contro-stereotipi[4][5].