Storia dei Sumeri

Voce principale: Sumeri.

La storia dei Sumeri spazia su circa 2000 anni: essa prende avvio intorno alla metà del IV millennio a.C. (o ai suoi inizi, secondo alcuni studiosi), con il periodo di Uruk, una fase della storia del Vicino Oriente antico che vede l'emergere della città (o "rivoluzione urbana"), una rilevante crescita demografica, una stratificazione sociale articolata come mai in passato, una architettura monumentale, la nascita dell'arte della guerra, l'uso del tornio, la manipolazione dei metalli (incluse leghe come il bronzo) e la progressiva adozione della scrittura cuneiforme, inizialmente per ragioni contabili.[1]

Il nome "Sumeri" fu scelto dallo studioso franco-tedesco Julius Oppert, che lo mutuò da "Sumer", nome tradizionale di una regione della Bassa Mesopotamia presente nel titolo regale "Re di Sumer e Akkad".

I Sumeri sostenevano che la loro civiltà fosse stata portata, già completamente formata, alla città di Eridu (probabilmente da Dilmun, identificato in seguito con l'attuale Bahrein) dal loro dio Enki o dal suo aiutante Adapa (chiamato Oannes da Berosso). Questa rivendicazione forse deriva dal fatto che Eridu si trovava allora sulla linea costiera del golfo Persico ed era la più antica città della Mesopotamia meridionale.

Per quanto riguarda la ricostruzione cronologica delle più antiche dinastie sumeriche, ci possiamo basare sulla Lista reale sumerica, un documento che contiene i nomi dei re delle antiche dinastie; tuttavia molti nomi sono probabilmente mitici e soltanto alcuni di essi sono stati autenticati attraverso gli scavi archeologici. Oltretutto la dinastia a noi oggi più nota, quella di Lagash, non viene nemmeno menzionata.

Alcuni studiosi ritengono che le città sumere abbiano inizialmente avuto una semplice “democrazia” dove tutti i cittadini potevano votare. Essi potevano persino votare se iniziare o meno una guerra. Si ritiene che il re (lugal) inizialmente fosse scelto da un consiglio di cittadini soltanto in tempo di guerra.

Con il termine “Dinastia” per la storia sumerica, non si intende un insieme di sovrani appartenenti a una stessa famiglia, ma più in generale una successione di re che governarono una città. I titoli che i sovrani sumeri hanno usato sono vari: ensi (governante), lugal (re) o en (signore, con implicazioni religiose). Il termine lugal fu usato soprattutto per sovrani che controllavano più di una città-stato ed ensi per coloro che governavano una sola città, come vassallo o come figura indipendente. Il termine en fu usato nei periodi più antichi e più tardi per indicare i sommi sacerdoti delle varie città.

  1. ^ Crawford, pp. 16-17.