Struthio camelus

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Struzzo comune
Struzzo sudafricano, maschio (a sinistra) e femmine (a destra)
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
OrdineStruthioniformes
FamigliaStruthionidae
GenereStruthio
SpecieS. camelus
Nomenclatura binomiale
Struthio camelus
Linnaeus, 1758[2]
Sottospecie[2]
Areale
Distribuzione delle sottospecie:

     S. c. camelus

     S. molybdophanes

     S. c. massaicus

     S. c. australis

Lo struzzo comune (Struthio camelus Linnaeus, 1758) o semplicemente struzzo, è una grande specie di uccello incapace di volare originario delle vaste savane dell'Africa. È una delle due specie esistenti di struzzo, e le uniche specie viventi del genere Struthio, all'interno del gruppo degli uccelli ratiti. L'altra è lo struzzo somalo (Struthio molybdophanes), che è stata riconosciuta come una specie distinta dal BirdLife International nel 2014, in precedenza considerata una sottospecie dello struzzo comune.[2]

Lo struzzo comune appartiene all'ordine Struthioniformes.[3] Struthioniformes, originariamente, conteneva tutti i ratiti, come i kiwi, emù, nandù e casuari. Tuttavia, recenti analisi genetiche hanno dimostrato che il gruppo non è monofiletico, in quanto è parafiletico rispetto ai tinamu, pertanto ora gli struzzi sono gli unici membri dell'ordine.[4][5] Studi filogenetici hanno dimostrato che Struthioniformes è il gruppo gemello di tutti gli altri membri di Paleognathae, mentre i tinamu sono il gruppo gemello degli estinti moa.[6][7] Gli struzzi comuni si distinguono dagli altri ratiti per il loro aspetto caratteristico, con colli e zampe più lunghe, ed il caratteristico piumaggio nero e bianco. Sono inoltre gli uccelli terrestri più veloci, potendo raggiungere una velocità di 55 km/h (34 mph)[8] con scatti brevi che possono arrivare fino a circa 70 km/h (43 mph)[9], la massima velocità terrestre di qualsiasi uccello.[10] Lo struzzo comune è, inoltre, la più grande specie vivente di uccello, deponendo, di conseguenza, le uova più grandi di qualsiasi altro uccello vivente (solo gli estinti uccelli elefanti del Madagascar e i moa della Nuova Zelanda deponevano uova più grandi).

La dieta dello struzzo comune consiste principalmente di bassa vegetazione, invertebrati, e piccoli vertebrati. Vive in gruppi nomadi che possono variare da 5 a 50 uccelli. Se minacciato, lo struzzo tenta di nascondersi appiattendosi a terra o tenterà la fuga. Tuttavia, se messo alle strette, lo struzzo può sferrare potenti calci. I modelli di accoppiamento differiscono per regione geografica, ma in genere i maschi combattono per un harem di 2-7 femmine.

Lo struzzo comune è allevato in tutto il mondo, in particolare per le sue piume, per scopi decorativi e nella produzione di spolverini piumati, mentre la sua pelle viene impiegata nella produzione di cuoio destinato al settore della pelletteria di alto livello (produzione di scarpe e borse). È inoltre allevato per il commercio alimentare delle sue uova e della sua carne, che viene pubblicizzata per la sua magrezza.[9] L'allevamento ha consentito a questo uccello di espandere il suo areale. Originario di Africa sub-sahariana, Sahel, Corno d'Africa, Somalia, Kenya, Tanzania ed Africa meridionale, tramite l'allevamento è stato introdotto anche in Europa, America ed Australia.[9]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Struthio camelus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c Sheila Brands, Systema Naturae 2000 / Classification, Genus Struthio, in Project: The Taxonomicon, 14 agosto 2008. URL consultato il 4 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  3. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Struthionidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 5 maggio 2014.
  4. ^ Tamaki Yuri, Rebecca Kimball, John Harshman, Rauri Bowie, Michael Braun, Jena Chojnowski, Kin-Lan Han, Shannon Hackett, Christopher Huddleston, William Moore e Sushma Reddy, Parsimony and Model-Based Analyses of Indels in Avian Nuclear Genes Reveal Congruent and Incongruent Phylogenetic Signals, in Biology, vol. 2, n. 1, 13 marzo 2013, pp. 419–444, DOI:10.3390/biology2010419, ISSN 2079-7737 (WC · ACNP).
  5. ^ Andrew Clarke, Faculty of 1000 evaluation for A phylogenomic study of birds reveals their evolutionary history., su F1000 - Post-publication peer review of the biomedical literature, 14 luglio 2008. URL consultato il 9 aprile 2020.
  6. ^ K. J. Mitchell, B. Llamas, J. Soubrier, N. J. Rawlence, T. H. Worthy, J. Wood, M. S. Y. Lee e A. Cooper, Ancient DNA reveals elephant birds and kiwi are sister taxa and clarifies ratite bird evolution (PDF), in Science, vol. 344, n. 6186, 23 maggio 2014, pp. 898–900, Bibcode:2014Sci...344..898M, DOI:10.1126/science.1251981, PMID 24855267.
  7. ^ A. J. Baker, O. Haddrath, J. D. McPherson e A. Cloutier, Genomic Support for a Moa-Tinamou Clade and Adaptive Morphological Convergence in Flightless Ratites, in Molecular Biology and Evolution, vol. 31, n. 7, 2014, pp. 1686–1696, DOI:10.1093/molbev/msu153, PMID 24825849.
  8. ^ Sellers, W. I. & Manning, P. L. (2007). "Estimating dinosaur maximum running speeds using evolutionary robotics". Proc. R. Soc. B. The Royal Society. 274 (1626): 2711–6. doi:10.1098/rspb.2007.0846
  9. ^ a b c S.J.J.F. Davies, Birds I Tinamous and Ratites to Hoatzins, in Hutchins, Michael (a cura di), Grzimek's Animal Life Encyclopedia, vol. 8, 2nd, Farmington Hills, MI, Gale Group, 2003, pp. 99–101, ISBN 978-0-7876-5784-0.
  10. ^ James G. Doherty, Speed of animals, in Natural History, marzo 1974.