Sultanato di Bahman

Sultanato di Bahman
Sultanato di Bahman - Localizzazione
Sultanato di Bahman - Localizzazione
Il Sultanato di Bahman nel 1470
Dati amministrativi
Lingue ufficialiPersiano
CapitaleGulbarga (1347–1425)
Bidar (1425–1527)
Politica
Nascita3 agosto 1347 con Ala-ud-Din Bahman Shah
Fine1527 con Kalim-Allah Shah
Territorio e popolazione
Economia
ValutaTaka
Religione e società
Religione di StatoIslam sciita
Evoluzione storica
Preceduto da Sultanato di Delhi
Succeduto da Impero di Vijayanagara
Sultanato di Bijapur
Dinastia Qutb Shahi
Sultanato di Ahmadnagar
Sultanato di Bidar
Sultanato di Berar
Ora parte diIndia (bandiera) India

Il Sultanato o impero di Bahman o bahmanide fu uno stato musulmano dell'altopiano del Deccan nell'India meridionale e uno dei più grandi regni del medioevo indiano.[1] Il sultanato venne fondato il 3 agosto 1347 dal governatore turco ʿAlāʾ al-Dīn Bahman Shāh (in persiano (علاءالدین بهمن‌شاه‎, che si rivoltò contro il sultano di Delhi, Muḥammad ibn Ṭughlāq. Naṣīr al-Dīn Shāh Ismāʿīl cedette il potere in quel giorno in favore di Ẓafar Khān che ascese al trono con il titolo di ʿAlāʾ al-Dīn Bahman Shāh. Stabilì uno Stato indipendente nelle provincie meridionali del Sultanato di Delhi. La capitale fu Ahsanabad (ora Gulbarga) tra il 1347 e il 1425, successivamente fu trasferita a Muḥammadābād (attuale Bidar).

Il Sultanato di Bahmani contese il controllo del Deccan all'impero indù di Vijayanagara più a sud. Il sultanato raggiunse il suo massimo splendore con il visir Mahmud Gawan (1466-1481). Ma nel 1518 il sultanato si divise in cinque Stati: Ahmednagar, Berar, Bidar, Bijapur, e Golconda, noti collettivamente come Sultanati del Deccan.